INTERROGAZIONE n. 30 del 18/03/2015
Interrogazione n.30/10^ di iniziativa del Consigliere G. GRAZIANO recante: "Su Ferrovia Silana Cosenza - San Giovanni in Fiore"

Al Presidente della Giunta regionale -

Premesso che:
la Ferrovia Silana è rimasta in esercizio fino al 2011 quando è stato sospeso il servizio viaggiatori oltre la stazione di Pedace;
oggi il servizio di trasporto pubblico da Cosenza per raggiungere la Sila ed i paesi della Presila è garantito solo da trasporto pubblico su gomma. Una situazione grave per un territorio montano privo di tanti servizi che, oltre a rischiare l'isolamento durante la stagione invernale, in alcune fasce orarie e nei giorni festivi è completamente privo di un servizio di trasporto pubblico degno di questo nome;
lo stato del trasporto pubblico locale in Calabria, e quello ferroviario in particolare, soffre di alcune carenze strutturali ed è storicamente poco considerato visto che, a dispetto di decenni di promesse circa il necessario riequilibrio modale a fini di tutela ambientale e di servizio universale, nei fatti si considera superfluo il contributo delle ferrovie locali allo sviluppo del territorio;
una situazione sottolineata dal fatto che, nel periodo 2010-2014, i treni regionali sono diminuiti del 16% mentre le tariffe sono aumentate del 20% con una paradossale condizione di un servizio carente e più costoso per i cittadini e con tratte ferroviarie storiche, come la Pedace San Giovanni in Fiore, che chiudono, a discapito della sostenibilità economica e ambientale del trasporto pubblico regionale;
alcune scelte della precedente Giunta regionale, maturate per rispondere al deficit economico delle Ferrovie della Calabria, hanno determinato una seria preoccupazione circa il futuro della Ferrovia Silana per la quale il Piano di riprogrammazione dei servizi di Trasporto pubblico locale e di Trasporto ferroviario regionale (Adottato con la deliberazione n. 380 del 25/10/2013) prevedeva la chiusura immediata della linea Camigliatello Silano - San Giovanni in Fiore. Lo stesso provvedimento prevede la chiusura della linea Pedace/Camigliatello Silano, destinandola a servizi turistici e, in assenza di determinazioni entro il 31/12/2015, la Giunta regionale ne attuerà la chiusura definitiva;
la successiva Delibera di Giunta regionale, n.124 del 8/4/2014, con la quale si approva il Piano per i servizi di trasporto pubblico locale per l'anno 2014, prevede la dismissione immediata della linea San Nicola/Silvana Mansio/San Giovanni in Fiore, in maniera parzialmente difforme da quanto previsto dalla D.G.R. n. 308/2013 (e cioè con l'esclusione del tratto a valenza turistica Camigliatello Silano - San Nicola/Silvana Mansio) e la sdemanializzazione di tutti gli immobili ricadenti nella linea San Nicola/Silvana Mansio/San Giovanni in Fiore ed il loro conferimento quale patrimonio disponibile di Ferrovie della Calabria;
Il futuro della Ferrovia Silana diventa ancora più drammatico se consideriamo che il Piano delle valorizzazioni ed alienazioni immobiliari per l’esercizio finanziario 2013 (Delibera G.R. n. 40 del 11.02.2013) prevede l’automatica classificazione dei beni immobili, presenti nell’elenco entro la categoria del patrimonio disponibile della Regione Calabria. Ed in questo elenco di beni da alienare sono inseriti i caselli ferroviari di Spezzano Piccolo (4);
Spezzano Sila (6);
San Giovanni in Fiore (5), Serra Pedace (3) e Casole Bruzio. L’applicazione congiunta di questi diversi atti se non si pone rimedio, significa decretare la sdemanializzazione della tratta ferroviaria tra San Nicola/Silvana Mansio – San Giovanni in Fiore e l’alienazione dell’intero patrimonio immobiliare presente, si delinea un destino analogo per la tratta Pedace/San Nicola-Silvana Mansio entro il 31 dicembre 2015, e si pone la parola fine alla possibilità di ripristinare il servizio ferroviario tra Cosenza e San Giovanni in Fiore contribuendo a una ulteriore marginalità del territorio silano e delle aree interne della Presila;
per impedire che questo disegno si compia, dal 2 marzo 2015 si è attivato a San Giovanni in Fiore un Comitato per la Salvaguardia della Ferrovia Silana, formato da Legambiente, Cgil, Auser e Associazione “Un Sorriso per gli Emigranti”, che si è mobilitato per impedire che la Ferrovia Silana venga smantellata e che il patrimonio edilizio a supporto della stessa non venga dismesso, occupato abusivamente o ceduto in maniera selvaggia per scopi non coerenti con il primario interesse pubblico o di crescita sostenibile dell'economia silana;
la riattivazione e la messa in esercizio della Ferrovia Silana, in quanto infrastruttura fondamentale per il trasporto locale, e considerato il suo notevole valore storico e paesaggistico, può essere utilizzata a fini turistici e per valorizzare il patrimonio naturalistico e ambientale del Parco nazionale della Sila;
Ferrovie della Calabria, nel suo Piano industriale per il periodo 2014/2018, per l'area silana prevede una maggiore integrazione del sistema mobilità/turismo portando ad esempio il ripristino del Treno a vapore della Sila e il perseguimento di politiche per una mobilità sostenibile e di integrazione del Trasporto pubblico locale. Il Piano segnala, inoltre, come elemento di criticità, la bassa attrattività della stazione di Vaglio Lise di Cosenza per l'interscambio tra i diversi servizi di trasporto e la bassa utilizzazione dei servizi da Cosenza verso i Casali, compreso una maggiore valorizzazione del servizio ferroviario metropolitano;
il Piano prevede che dal 2014 venga messo in locazione il patrimonio di alloggi e magazzini, e uffici situati su linee dismesse e le case cantoniere, e dal 2015 si attivino i servizi turistici nell'Altipiano Silano affidando il servizio di promozione, organizzazione e commercializzazione ad un soggetto terzo, mentre Ferrovie della Calabria garantiranno una offerta di 16.700 posti/anno e 2.600 tr/km;
Per sapere:
come intende determinarsi il governo regionale in merito alle richieste avanzate dal Comitato per la Salvaguardia della Ferrovia Silana anche tramite una apposita petizione che ha raccolto finora oltre 4000 firme e che chiede nello specifico di: non procedere alla chiusura e alla sdemanializzazione della tratta ferroviaria San Nicola/Silvana Mansio - San Giovanni in Fiore;
riattivare la Ferrovia Silana Cosenza - San Giovanni in Fiore per dotare il territorio di un sistema di trasporto pubblico locale sostenibile;
garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'intera tratta della Ferrovia Silana;
inserire la Ferrovia Silana tra le proposte per la mobilità sostenibile e il turismo della Strategia Nazionale per le Aree Interne da finanziare attraverso le risorse della Programmazione Comunitaria 2014/2020;
promuovere la Ferrovia Silana e il suo ambito naturalistico negli itinerari turistici nazionali e internazionali, anche in occasione di Expo2015;
proporre la tratta Camigliatello Silano - San Giovanni in Fiore tra le ferrovie d'alta quota da riconoscere quale patrimonio dell'Unesco.

Allegato:

18/03/2015
G. GRAZIANO